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La Struttura
e la Strumentazione.

La costruzione sorge su un rilievo circondato da boschi cedui, appositamente spianato per accogliere l'edificio in muratura, e da un'ampia zona inghiaiata. Durante la costruzione, si è tenuto conto del paesaggio circostante e, per questo motivo, sono stati scelti materiali idonei a creare il minor impatto ambientale possibile.

 

Entrando, dopo un disimpegno, ci si trova nel locale amministrativo, dove sono alloggiati i computer e le attrezzature informatiche. Da qui una breve scala porta alla specola, al livello superiore, dove sono installati i telescopi.

 

Il locale è dotato di un tetto a 2 falde a scorrimento motorizzato che permette l'apertura completa della zona osservativa. Tale scelta è stata dettata dalla volontà di mostrare ai visitatori un'ampia zona di cielo, permettendo così di meglio spiegare cosa si osserva.

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Il lato Sud del locale è dotato di un'accesso a livello, per permettere l’ingresso anche ai diversamente abili.

 

L’area dove sorge la struttura è completamente recintata, per la sicurezza degli astrofili presenti e dei visitatori.

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La strumentazione di cui è dotato l'osservatorio è ancora di livello amatoriale, anche se di classe superiore.

 

Una colonna in acciaio da 25 cm di diametro regge una montatura equatoriale alla tedesca AstroPhysics 1200GTO, dotata di puntamento automatico degli oggetti astronomici, tramite una pulsantiera dedicata oppure da planetario computerizzato.

 

Il telescopio principale è un Meade 14” - 350/3500 f.10, un riflettore catadiottrico Schmidt-Cassegrain con specchio da 350 mm di diametro e 3500 mm di lunghezza focale, dotato di riduttore di focale 0,5x che porta la sua focale a 1750 mm e il rapporto focale a f.5

 

L'apertura dello strumento e la sua capacità di raccogliere la luce, permettono di compiere osservazioni sia ad ingrandimenti elevati, tipici dell'osservazione di Luna e pianeti, sia a bassi ingrandimenti per scrutare oggetti lontanissimi nel cosmo quali nebulose e galassie.

 

In parallelo a sinistra è montato un rifrattore apocromatico AstroPhysics 130/1040 f.8 con obbiettivo da 130 mm di diametro e 1040 mm di focale, dotato di uno spianatore-riduttore di focale AstroPhysics 0.7x che porta la sua focale a 728 mm e il rapporto focale a f.5,6

 

In parallelo a destra invece è montato un rifrattore a tripletto apocromatico FPL53 Tecnosky 90/600 f.6,5, intubazione in carbonio, con obbiettivo da 90 mm di diametro e 600 mm di focale, dotato di spianatore di campo .

 

Entrambi i rifrattori sono installati su sistemi di disassamento meccanico.

 

Il rifrattore da 130 mm si presta maggiormente come astrografo, ovvero come obiettivo di ripresa fotografica di vasti campi stellari e di suggestive nebulose. Un altro suo campo di applicazione è l'osservazione del Sole.  

 

Il rifrattore da 90 mm invece è principalmente utilizzato per riprese solari e astrofotografia a medio campo.

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Per la visione del Sole in H-Alpha si utilizza un filtro Daystar termostatato ed un PST Coronado. Tali filtri evidenziano e permettono la visione della granulazione della superficie e le protuberanze solari.

 

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Per le riprese CCD di oggetti del profondo cielo l'osservatorio possiede una camera raffreddata SBIG ST10XME con sensore di guida incorporato

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Montato in parallelo al tubo principale c'è un computer specifico per astronomia, con il quale viene gestito tutto il sistema montatura e ripresa.

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La precisione meccanica della montatura, il suo perfetto allineamento polare e il sistema di gestione nel suo complesso, permettono pose non guidate di durata massima 5 min.

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